Il Cloud oggi è una realtà anche nella Pubblica Amministrazione. Molteplici gli investimenti da parte di diverse amministrazioni centrali e locali negli ultimi anni. Tali investimenti, in linea con la “Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020”, di prossima pubblicazione da parte di AgID, hanno favorito la razionalizzazione dei costi e il rilancio degli investimenti.
Diversi i vantaggi offerti dai servizi cloud:
- semplificazione dei processi di gestione dei CED;
- riduzione di nuovi investimenti su infrastrutture classiche;
- abbattimento di costi d’acquisto di licenze;
- servizi professionali di gestione e di sviluppo.
Per far sì che avvenga la “rivoluzione digitale”, è necessario che le amministrazioni traslino dal mondo fisico a quello “in nuvola” investendo sulla virtualizzazione delle risorse (Virtual Data Center, Virtual Storage, Sistemi di Disaster Recovery e Backup as a service, ecc) e attraverso i Centri Servizi evoluti dei CSP.
Oggi, grazie al contratto-quadro aggiudicato da Consip, è semplice per le amministrazioni usufruire di tali servizi. Tale gara, realizzata in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale, disegna un quadro coerente e complessivo di offerta di servizi per supportare la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e l’upgrading delle infrastrutture informatiche pubbliche.
I servizi in cloud devono rendere efficienti i processi della PA, garantendo l’interoperabilità tra le varie sedi (open data) e valorizzandone il patrimonio informativo (Big Data).
Altri elementi da non trascurare vanno dalla possibilità di avere strumenti di certificazione delle comunicazioni nella PA, come ad esempio la Firma digitale remota o il Timbro elettronico, a quelle di acquisire servizi remoti per certificare le proprie applicazioni. Tutto questo con lo scopo di prevenire gli incidenti informatici e ridurre al minimo il rischio di perdita dei dati o di interruzione dei servizi.