Ennesimo exploit zero-day collegato ai software Adobe e Microsoft. I primi casi registrati in Sud Corea, ma arriverà anche qui da noi.
Sembra una barzelletta, ma siamo ancora a preoccuparci di una vulnerabilità zero-day di Adobe Flash Player. Peggio ancora: la minaccia di cui parla il South Korean Computer Emergency Response Team riguarda una tecnica di attacco che mette insieme Flash e i documenti in formato Doc.
Insomma: tutta roba a cui l’utente medio dovrebbe ormi esse vaccinato. La tecnica prevede l’invio di un file di Word al cui interno è inserito un secondo file SWF. Il peggio? Ancora per qualche giorno non ci sarà una patch che corregga il problema.
E dire che i primi attacchi di questo tipo sono stati registrati a metà novembre (3 mesi fa!) in campagne che sembrano provenire dalla Corea del Nord.
Sfruttando una vulnerabilità di Flash (CVE-2018-4878) i pirati informatici hanno la possibilità di avviare l’esecuzione di codice in remoto (installazione di malware) semplicemente all’apertura del file.
Fino ad allora è consigliabile diffidare di qualsiasi allegato in formato DOC proveniente da mittenti sconosciuti. Certo, forse questo bisognerebbe farlo sempre…. O no?
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