Le agenzie governative americane hanno tre mesi di tempo per rimuovere i prodotti di Kaspersky Lab dalle proprie reti di pc. Un ordine che arriva direttamente dal Dipartimento di sicurezza interna degli Stati Uniti e che va a colpire l’azienda russa attiva nel settore della cybersicurezza, ma sospettata di essere influenzabile e di avere legami con il governo di Mosca. Una misura che arriva, come riporta il New York Times, dopo anni di indagini che hanno cercato un riscontro di effettivi legami tra Kaspersky e i vertici dell’intelligence russa. In particolare il governo americano teme che gli antivirus venduti dall’azienda contengano delle backdoor che permetterebbero a Mosca di penetrare nelle reti informatiche a stelle e strisce e compromettere il sistema di sicurezza.
Kaspersky risponde alle accuse
In una nota il Dipartimento di sicurezza interna si è detto «preoccupato dei legami tra i vertici di Kaspersky, le agenzie governative e l’intelligence russa» e ha sottolineato l’esistenza di «un rischio che il Cremlino possa sfruttare i prodotti dell’azienda per compromettere le informazioni del governo federale». Accuse che la compagnia russa con oltre 400 milioni di clienti in tutto il mondo non accetta. «Non abbiamo legami inappropriati con alcun governo e nessuno ha mai presentato alcuna prova a supporto delle accuse che vengono mosse contro di noi» hanno ribattuto da Kaspersky, sottolineando di essere vittime delle tensioni geopolitiche tra Russia e Stati Uniti.
Si ringrazia il Corriere della Sera per le informazioni dalle quali è stato tratto l’articolo.
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