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E se Windows 10 diventasse Open Source?

Negli ultimi anni, in particolare con il cambiamento “nei piani alti” e l’insediamento dell’attuale CEO, Satya Nadella, Microsoft Corporation ha attuato un processo di rivoluzione interna, volto all’apertura verso tecnologie non proprietarie e Linux (che l’ex CEO, Steve Ballmer, aveva addirittura definito “un cancro”). Windows 10 è esempio di questa nuova linea: multpiattaforma “vero” (interessante la dimostrazione di un file eseguibile 32 bit X86 avviato su Windows ARM), dotato di interessantissime novità per il mondo Open Source come il “Windows Subsystem for Linux“, un sottosistema Ubuntu integrato in Windows atto al permettere l’esecuzione di programmi Linux su Windows (pensiamo a Wine, software per utilizzare programmi Windows nel sistema operativo del Pinguino…è il contrario) e molte altre innovazioni cloud-oriented.

Anche Mark Russinovich, CEO della divisione Cloud di Microsoft, ha recentemente affermato:“Tutte le discussioni che vi vengono in mente – servizi open contro servizi non open – sono già avvenute.”…non significa che Microsoft intenda rilasciare (a breve) il codice sorgente dei suoi prodotti di punta, come i sistemi operativi Windows o della suite Office, ma lascia concreti interrogativi sulle future evoluzioni della più grande casa di software al mondo…


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