E’ stato arrestato un giovane 14enne originario di Osaka, in Giappone, con l’accusa di aver creato e distribuito malware.
I ransomware sono di recente diventati particolarmente noti a causa dell’epidemia scatenata da WannaCry: sono malware che crittografano i dati contenuti nei Pc infettati, rendendoli quindi inaccessibili, e chiedono il pagamento di un riscatto (ransom, appunto) per restituirli ai loro proprietari.
Il più giovane tra i cybercriminali avrebbe scritto e messo in Rete il codice di un ransomware.
Dopo l’arresto, il quattordicenne ha confessato: ha raccontato di aver usato un software gratuito di crittografia e di averlo unito a un sistema per infettare i Pc da lui stesso sviluppato.
L’ha poi diffuso via Internet, pubblicizzandolo sui social media, con annesse le istruzioni per l’uso, nella speranza che si diffondesse e di riuscire in tal modo a fare un po’ di soldi.
Il ransomware è stato creato dal giovane in appena tre giorni e vanta oltre 100 download . Non è ancora chiaro però se sia stato utilizzato.
Ti è piaciuto l'articolo? Lascia pure la tua opinione!