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Facebook: maxi-sanzione da 110 milioni di euro dall’Antitrust Ue!

L’Antitrust Ue ha inflitto una multa da 110 milioni di euro a Facebook, accusando la società di aver fornito informazioni ingannevoli nel momento dell’acquisto di Whatsapp.

A seguito dell’acquisto, avvenuto nel febbraio del 2014 per la bellezza di 19 miliardi di dollari, Mark Zuckerberg aveva assicurato alla Commissione Ue che gli account Facebook non sarebbero stati collegati a quelli di WhatsApp. Una dichiarazione messa nero su bianco ben due volte: sia nella notifica dell’operazione, che in una risposta a una richiesta di informazioni specifica della Commissione.

I patti però sono stati violati: nell’agosto del 2016, aggiornando i termini del servizio, Facebook ha disposto il collegamento tra i numeri di telefono della chat e i profili del social network. Nel dicembre dello stesso anno Bruxelles chiese spiegazioni ed indagando venne fuori che la possibilità di realizzare questo incrocio di dati era già noto ai tecnici del social, pur avendo sostenuto l’esatto contrario.

Questi i motivi della maxi-sanzione, che però non avrà affetti retroattivi sull’autorizzazione concessa nel 2014. Margrethe Vestager, commissaria europea per la concorrenza, ha dichiarato che si tratta di “un chiaro segnale alle società che devono rispettare le regole Ue, incluso l’obbligo di fornire informazioni corrette”.

La commissione ha sottolineato che, considerando il fatturato del 2016, la multa avrebbe potuto superare i 250 milioni (l’1% del fatturato). La cifra individuata, invece, è stata ritenuta “proporzionata” al caso. Ha inciso molto anche l’atteggiamento collaborativo di Facebook, riconosciuto dalle autorità europee.


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