Skip to main content

Domotica, un valido aiuto per i malati di Alzheimer

La domotica può rappresentare un valido aiuto per le persone affette da  demenza o da Alzheimer. Un sistema di allarmi e sensori che, tramite un app, avvertono i familiari in caso di pericolo essendo in grado, inoltre, di rilevare strane anomalie nel comportamento del proprio caro in qualsiasi momento della giornata.

Il sistema è stato presentato ad Ancona presso CasAmica, una ‘smart house’ attrezzata con tecnologia domotica nel presidio ospedaliero dell’Inrca (Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani), in occasione dell’incontro con i partner del progetto Home4Dem.

Finanziato nell’ambito del programma europeo Ambient Assisted Living, il progetto ha l’obiettivo di garantire ai malati una maggiore indipendenza, facilitando, così, anche la vita dei familiari.

“Soprattutto nella fase iniziale della malattia -ha spiegato il direttore scientifico dell’Inrca, Fabrizia Lattanzio- gran parte dello stress e del tempo che i caregiver (coloro che all’interno della famiglia seguono il malato più da vicino) dedicano all’assistenza è dovuto, di fatto, ad attività di supervisione. Basti pensare che per ogni ora necessaria di assistenza effettuata da un professionista, ne vengono prestate sei da parenti o amici. Le tecnologie assistive possono quindi aiutare ad alleggerire il ‘carico’ assistenziale e a ridurre in maniera significativa eventi pericolosi, come fughe di gas e allagamenti, ma anche a suggerire interventi tempestivi del personale medico-sanitario”.

Il sistema, composto da sensori di vario genere(rilevatori di fumo, acqua, movimento, temperatura, apertura porte e finestre, ecc.), verrà collaudato da 120 famiglie di anziani affetti da demenza lieve o moderata in diversi Paesi tra cui l’Italia.

“La novità – ha aggiunto Lorena Rossi, ingegnere e responsabile dell’Unità operativa Modelli assistenziali e nuove tecnologie dell’Inrca – è l’introduzione di algoritmi per l’analisi del comportamento, che consentono di mantenere una costante comunicazione con l’utente”.

Mediante sensori di presenza a letto e di apertura del frigorifero, il sistema è in grado di rilevare alcune routine quotidiane come la qualità del sonno e i pasti, oltre a quantificare i tempi di permanenza nelle stanze, grazie a sensori a infrarossi. I dati, raccolti 24 ore su 24, vengono elaborati da un server centrale e inviati ad una applicazione sul telefono con cui si potrà valutare periodicamente se le condizioni della persona stanno cambiando.

“Ciò consentirà ai familiari, anche quando non sono in casa, di notare eventuali modifiche nel comportamento, in modo da cogliere in tempo i segnali di una variazione della situazione clinica”, ha aggiunto. Inoltre sarà dato in dotazione agli anziani un tablet con semplici giochi per allenare la memoria.


    Iscriviti alla newsletter

    Rimani sempre aggiornato sulle ultime news.

    Ai sensi del Regolamento UE n. 2016/679 in materia di Protezione dei Dati Personali. Leggi l'informativa sulla Privacy policy.

    Sei sotto attacco?